IL vino ancestrale -Il primo metodo di spumantizzazione

IL vino ancestrale -Il primo metodo di spumantizzazione.


 
 

NuoVa tendenza mondiale dei  vini con le ricette antiche.


Niente si dà e niente si toglie dal mosto/vino come succede nel Metodo Charmat o Metodo Classico.  Il vero Metodo Ancestrale è sicuramente il metodo più antico e naturale nel mondo degli spumanti. Consiste in una leggera pressatura delle uve per estrarre i lieviti autoctoni presenti sui grappoli, seguita dalla fermentazione in acciaio inox.  Ad un certo punto viene rallentata o bloccata, conservando un contenuto di zuccheri sufficiente a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamento, senza ulteriori aggiunte, zuccheri, lieviti e solfiti. I lieviti chiusi in bottiglia inibiscono la CO2 creando, come dicono i francesi, un “petillant” leggermente frizzante. 


 

Questo è il metodo che storicamente veniva utilizzato nella Champagne che portava il vino ad avere una maggiore complessità organolettica ma si pensa anche che sia una tecnica vecchissima forse iniziata nella Aoc Blanquette de Limoux in Francia. Normalmente, non effettuando la sboccatura, questi vini si presentano torbidi con sentori olfattivi di crosta di pane più accentuati dovuta a una maggiore presenza di lieviti. 

Alcuni produttori ritengono che il metodo ancestrale può essere prodotto anche con un vino base spumante, l’anno dopo con l’aggiunta del mosto nel vino fanno ripartire la fermentazione e la massa va imbottigliata. In questo modo si ottengono spumanti con meno presenza di fondo oppure si possono trovare le chiusure con i tappi sughero a fungo. Si ricorda che la caratteristica di un metodo ancestrale è tappo a corona, fondo presente e visibile, senza aggiunte di solfiti e altri prodotti enologici, senza interventi es. filtraggi ecc.


Clarico-Text-Image
Clarico-Image-Text

 

L’azienda Draga produce il vero metodo ancestrale, il primo in Italia dalla varietà’ di uve Ribolla Gialla. L’unicità di questo spumante è data dalla zona di coltivazione dell'uva, San Floriano, zona collinare a ridosso del confine con la Slovenia, dove i venti del mare creano un microclima particolare e il terreno è ricco di minerali. Pertanto, il prodotto si presenta senza aggiunte di solfiti, nè lieviti selezionati, niente chiarifica ecc.. assaggiando il prodotto, sembra di ritornare alla vendemmia, all’uva e al mosto.